Le opere video di Slater Bradley, Park Chan-Kyong e Grazia Toderi, fin dagli anni Novanta, hanno affrontato questioni che andavano dalla necessità di recuperare immagini storiche e di archivio per riflettere sulla memoria collettiva alla creazione di un tempo alterato per dare vita a dei veri e propri meta-cinema.
Bradley, Chan-Kyong e Toderi, pur con modalità diverse, hanno puntato a creare un dialogo diretto, propositivo e di scambio reciproco tra spettatore e oggetto osservato toccando il tema scottante della necessità di stupirsi del reale. Infatti, non sono interessati a rappresentare dei paesaggi ben precisi, bensì ad individuare come l’osservatore possa immaginarlo in presa diretta.